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Perché investire in e-commerce oggi? |
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Mobile: è davvero così importante? | |
Quale target? | |
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Antherica E-commerce Suite: visita la pagina dedicata |
Come va l'e-commerce in Italia
Lo scenario dell’e-commerce in Italia regala a tutti i venditori e acquirenti un panorama molto incoraggiante. Gli osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano e il Netcomm (consorzio del commercio elettronico italiano) hanno stilato il rapporto sulle cifre di quanto vale l’e-commerce in Italia e quanto vale all’estero.
L’e-commerce all’interno del panorama italiano quest’anno vale 23,6 miliardi di euro, con un incremento del 17% rispetto al 2016. Nel 2017, gli acquisti online di prodotti (pari a 12,2 miliardi) crescono del 28% e superano per la prima volta quelli di servizi (+7%, 11,4 miliardi). Il livello dei prodotti e dei servizi è pari a rispettivamente; 48% e 52% dove in riferimento il livello dei prodotti incidono circa per il 70% (nei maggiori mercati evoluti)
Nel 2017 un terzo degli acquisti in e-commerce, a valore, è effettuato mediante l’utilizzo di smartphone o tablet. Nel giro di 5 anni l’incidenza di questi device è quadruplicata passando dal 6% nel 2013 al 24% nel 2017.
I prodotti
Quali sono i settori interessati?
Livello delle vendite in miliardi di euro: prodotti
Nel 2017 gli acquisti totali di prodotti hanno un valore di 12,2 miliardi di euro dove il primo settore è l’Informatica ed elettronica di consumo con un valore di circa circa 4 miliardi di euro e un tasso di crescita del 28%, lo segue l’abbigliamento (capi di vestiario, scarpe e accessori) con una crescita del 28% e raggiungono 2,5 miliardi di euro. Tra i settori più performanti per il ritmo di crescita, troviamo il food&grocery (+43%) l’arredamento e home living (+31%) con 900 milioni di euro ciascuno. Infine c’è l’editoria con 840 milioni di euro (+22%). Gli acquisti in tutti gli altri comparti di prodotto valgono insieme 3,2 miliardi di euro nel 2017, in crescita del 27% rispetto al 2016. Qui si distingue il contributo dei ricambi auto, con l’acquisto online pezzi di ricambio e pneumatici, del beauty e dei giocattoli.Crescita prodotti in % rispetto al 2016
Quali sono i settori interessati?
MOBILE: È DAVVERO COSÍ IMPORTANTE?
Decisamente sì. La navigazione da mobile è cresciuta negli anni, grazie alla maggiore diffusione degli smartphone e ad un'offerta più competitiva in termini di tariffe da parte degli operatori telefonici. Parallelamente è cresciuto l'utilizzo dei dispositivi mobili per l'acquisto online di prodotti e servizi: a dicembre 2016 in Italia il 26,1% degli acquisti risultava effettuato da un dispositivo mobile (fonte: Netcomm); in meno di due anni gli acquisti da tablet e smartphone sono ulteriormente cresciuti come percentuale e, soprattutto, rappresentano circa un terzo del valore totale dell'e-commerce in Italia (27 miliardi di euro - stima Netcomm - per il 2018).
Chi vuole investire nell'e-commerce deve tenere a mente i due capisaldi sui quali poggiano gli scenari futuri del settore: mobile e omnicanalità.
Nel mondo gli acquisti da mobile rappresentano più del 50% del totale degli acquisti online. All'interno di questo macro-dato ne spiccano altri due di sicuro interesse per chi voglia vendere online:
1) gli acquisti da smartphone costituiscono la maggioranza degli acquisti da mobile e sono in crescita (+31% in Italia); sono invece in calo gli acquisti da tablet (-11% in Italia, fonte Global Commerce Review 2018 Criteo);
2) crescono soprattutto gli acquisti da app mobile, i quali costituiscono un 26% degli acquisti online complessivi e oltre il 60% di quelli da dispositivo mobile.
Mediamente le app dedicate per lo shopping convertono tre volte di più della semplice navigazione mobile da sito (fonte: Criteo).
Tutti noi, nativi digitali e non, abbiamo esperienza di almeno una app dedicata allo shopping installata sul nostro smartphone: la nostra più o meno elevata propensione all'acquisto online muove principalmente da due fattori, il primo relativo alla comodità dell'acquisto online, il secondo relativo alla vasta disponibilità di articoli e ai prezzi maggiormente competitivi. Tra i settori trainanti dell'acquisto mobile spiccano l'abbigliamento e gli accessori, specialmente quelli di lusso, i prodotti per la salute e la bellezza e gli accessori sportivi.
Ricapitolando, chi abbia in mente di aprire un negozio online dovrà considerare come requisito chiave del proprio progetto la responsività: il progetto dovrà essere mobile-friendly.
In realtà il discorso non si esaurisce nel mero requisito tecnico della fruibilità dai dispositivi mobili: l'intera strategia di marketing potrà (e dovrà) declinarsi al mobile e sfruttarne appieno le potenzialità ai fini della vendita, non soltanto online, ma anche sul canale fisico. Un capitolo, quello degli scenari presenti e futuri del mobile nell'e-commerce, che in parte approfondiamo qui di seguito, parlando di omnicanalità, e che tratteremo magari in un successivo approfondimento.
Se essere mobile-friendly è necessario per
1) accordarsi con le abitudini di acquisto degli utenti;
2) schiudere infinite potenzialità di utilizzo nella strategia di marketing
c'è un ulteriore motivo per cui il vostro progetto e-commerce non può non essere responsive:
3) i motori di ricerca (leggi 'Google') penalizzano nel ranking i siti non responsive. Ciò significa che un sito sviluppato con una tecnologia non responsive sarà meno visibile in rete, comparirà di meno sulla SERP, la pagina dei risultati di ricerca di Google, e neppure una ottimale strategia di posizionamento ci consentirà di essere "primi sui motori". Rischieremo, in sostanza, che i nostri clienti e potenziali clienti non ci trovino.
Livello delle vendite in miliardi di euro: servizi
I servizi hanno un valore complessivo di 11.4 mld di euro. Il primo settore dei servizi in maggiore espansione è quello del turismo e dei trasporti, con un valore di 9.2 mld di euro, che registra in incremento del 7% rispetto l’anno 2016. Gli acquisti online nelle assicurazioni raggiungono quota 1,3 miliardi di euro (+6%). Tra gli “altri servizi”, che valgono circa 900 milioni di euro (+3%), rimangono importanti i contributi del ticketing per eventi e delle ricariche telefoniche.
Crescita servizi in % rispetto al 2016
Decisamente sì. La navigazione da mobile è cresciuta negli anni, grazie alla maggiore diffusione degli smartphone e ad un'offerta più competitiva in termini di tariffe da parte degli operatori telefonici. Parallelamente è cresciuto l'utilizzo dei dispositivi mobili per l'acquisto online di prodotti e servizi: a dicembre 2016 in Italia il 26,1% degli acquisti risultava effettuato da un dispositivo mobile (fonte: Netcomm); in meno di due anni gli acquisti da tablet e smartphone sono ulteriormente cresciuti come percentuale e, soprattutto, rappresentano circa un terzo del valore totale dell'e-commerce in Italia (27 miliardi di euro - stima Netcomm - per il 2018).
Chi vuole investire nell'e-commerce deve tenere a mente i due capisaldi sui quali poggiano gli scenari futuri del settore: mobile e omnicanalità.
Nel mondo gli acquisti da mobile rappresentano più del 50% del totale degli acquisti online. All'interno di questo macro-dato ne spiccano altri due di sicuro interesse per chi voglia vendere online:
1) gli acquisti da smartphone costituiscono la maggioranza degli acquisti da mobile e sono in crescita (+31% in Italia); sono invece in calo gli acquisti da tablet (-11% in Italia, fonte Global Commerce Review 2018 Criteo);
2) crescono soprattutto gli acquisti da app mobile, i quali costituiscono un 26% degli acquisti online complessivi e oltre il 60% di quelli da dispositivo mobile.
Fonte: Global Commerce Review 2018 - Criteo
Le app dedicate per lo shopping, inoltre, sembrano garantire un tasso di conversione maggiore ovvero chi utilizza una app mobile per visualizzare un catalogo e-commerce e fare un carrello, con maggiore probabilità concluderà l'acquisto rispetto a chi, ad esempio, naviga le stesse pagine da desktop.Mediamente le app dedicate per lo shopping convertono tre volte di più della semplice navigazione mobile da sito (fonte: Criteo).
Tutti noi, nativi digitali e non, abbiamo esperienza di almeno una app dedicata allo shopping installata sul nostro smartphone: la nostra più o meno elevata propensione all'acquisto online muove principalmente da due fattori, il primo relativo alla comodità dell'acquisto online, il secondo relativo alla vasta disponibilità di articoli e ai prezzi maggiormente competitivi. Tra i settori trainanti dell'acquisto mobile spiccano l'abbigliamento e gli accessori, specialmente quelli di lusso, i prodotti per la salute e la bellezza e gli accessori sportivi.
Ricapitolando, chi abbia in mente di aprire un negozio online dovrà considerare come requisito chiave del proprio progetto la responsività: il progetto dovrà essere mobile-friendly.
In realtà il discorso non si esaurisce nel mero requisito tecnico della fruibilità dai dispositivi mobili: l'intera strategia di marketing potrà (e dovrà) declinarsi al mobile e sfruttarne appieno le potenzialità ai fini della vendita, non soltanto online, ma anche sul canale fisico. Un capitolo, quello degli scenari presenti e futuri del mobile nell'e-commerce, che in parte approfondiamo qui di seguito, parlando di omnicanalità, e che tratteremo magari in un successivo approfondimento.
Se essere mobile-friendly è necessario per
1) accordarsi con le abitudini di acquisto degli utenti;
2) schiudere infinite potenzialità di utilizzo nella strategia di marketing
c'è un ulteriore motivo per cui il vostro progetto e-commerce non può non essere responsive:
3) i motori di ricerca (leggi 'Google') penalizzano nel ranking i siti non responsive. Ciò significa che un sito sviluppato con una tecnologia non responsive sarà meno visibile in rete, comparirà di meno sulla SERP, la pagina dei risultati di ricerca di Google, e neppure una ottimale strategia di posizionamento ci consentirà di essere "primi sui motori". Rischieremo, in sostanza, che i nostri clienti e potenziali clienti non ci trovino.
QUALE TARGET?
Assodato che il comparto e-commerce cresce in Italia, se osserviamo chi compra online più da vicino noteremo che, se il numero complessivo di coloro che si sono avvicinati a questa pratica è cresciuto, c'è un segmento particolarmente attivo che da solo genera la stragrande maggioranza del fatturato: è il popolo degli acquirenti abituali, coloro che fanno uno o più acquisti al mese online.
Nel panorama di chi acquista online, infatti, vengono conteggiati anche coloro che acquistano sporadicamente, il cui peso all'interno del comparto è davvero esiguo: sono infatti i consumatori abituali a generare il 90% del fatturato e-commerce totale e, tra questi, il "nocciolo duro" dei consumatori più consapevoli ed esigenti ad essere strategicamente imprescindibile per qualsivoglia venditore online.
Identikit del consumatore ideale
Il segmento degli e-shoppers abituali o intensivi, come vengono denominati, è quello a più alta redditività e fa gola a tutti: proviamo a conoscerlo meglio.
Negli ultimi anni gli acquisti da mobile e in particolare da smartphone hanno visto un vero e proprio boom, per cui ci aspettiamo di trovare i nostri consumatori abituali tra gli utilizzatori di questo canale.
In effetti ci sono, senza dubbio. Tuttavia un'indagine più attenta ci mostrerà come questi individui, sebbene spesso concludano la transazione da smartphone, non si limitino ad utilizzare soltanto il dispositivo mobile, bensì integrino con acquisti da PC, ma non solo: spesso la navigazione da smartphone viene utilizzata per orientarsi nel negozio fisico e, viceversa, il negozio fisico può supportare un acquisto che si conclude poi online. Chi acquista molto online e spende di più, quindi, è tendenzialmente un utente multi-piattaforma.
Ne discende che l'attenzione necessariamente portata alla navigazione mobile da parte dei venditori non deve però essere finalizzata a migrare il traffico e gli acquisti su smartphone, bensì ad integrare il mobile con altri strumenti e ad inquadrarlo in una strategia di vendita complessiva focalizzata sull'esperienza di consumo. Quest'ultima può realizzarsi all'interno del negozio fisico, nell'universo virtuale navigato da smartphone, da PC o in tutti e tre questi luoghi e nessuna strategia di vendita online può prescindere dalla necessità di integrare digitale e fisico, visto che la linea di confine fra i due tipi di esperienza sta diventando sempre più sottile.
Quanto sopra emerge da una recente analisi del Consorzio Netcomm che ci fornisce anche un identikit abbastanza attendibile del cliente ideale per chi voglia vendere online.
In Italia, i cosiddetti everywhere shoppers, gli acquirenti multi-piattaforma, rappresentano un quantitativo numericamente poco rilevante: si tratta di circa un milione di individui ovvero soltanto il 7% degli acquirenti online. Tuttavia il loro peso in termini di fatturato è decisamente più significativo: questa esigua percentuale di consumatori compra online molto di più rispetto alla media e genera il 27% delle vendite.
Assodato che il comparto e-commerce cresce in Italia, se osserviamo chi compra online più da vicino noteremo che, se il numero complessivo di coloro che si sono avvicinati a questa pratica è cresciuto, c'è un segmento particolarmente attivo che da solo genera la stragrande maggioranza del fatturato: è il popolo degli acquirenti abituali, coloro che fanno uno o più acquisti al mese online.
Nel panorama di chi acquista online, infatti, vengono conteggiati anche coloro che acquistano sporadicamente, il cui peso all'interno del comparto è davvero esiguo: sono infatti i consumatori abituali a generare il 90% del fatturato e-commerce totale e, tra questi, il "nocciolo duro" dei consumatori più consapevoli ed esigenti ad essere strategicamente imprescindibile per qualsivoglia venditore online.
Identikit del consumatore ideale
Il segmento degli e-shoppers abituali o intensivi, come vengono denominati, è quello a più alta redditività e fa gola a tutti: proviamo a conoscerlo meglio.
Negli ultimi anni gli acquisti da mobile e in particolare da smartphone hanno visto un vero e proprio boom, per cui ci aspettiamo di trovare i nostri consumatori abituali tra gli utilizzatori di questo canale.
In effetti ci sono, senza dubbio. Tuttavia un'indagine più attenta ci mostrerà come questi individui, sebbene spesso concludano la transazione da smartphone, non si limitino ad utilizzare soltanto il dispositivo mobile, bensì integrino con acquisti da PC, ma non solo: spesso la navigazione da smartphone viene utilizzata per orientarsi nel negozio fisico e, viceversa, il negozio fisico può supportare un acquisto che si conclude poi online. Chi acquista molto online e spende di più, quindi, è tendenzialmente un utente multi-piattaforma.
Ne discende che l'attenzione necessariamente portata alla navigazione mobile da parte dei venditori non deve però essere finalizzata a migrare il traffico e gli acquisti su smartphone, bensì ad integrare il mobile con altri strumenti e ad inquadrarlo in una strategia di vendita complessiva focalizzata sull'esperienza di consumo. Quest'ultima può realizzarsi all'interno del negozio fisico, nell'universo virtuale navigato da smartphone, da PC o in tutti e tre questi luoghi e nessuna strategia di vendita online può prescindere dalla necessità di integrare digitale e fisico, visto che la linea di confine fra i due tipi di esperienza sta diventando sempre più sottile.
Quanto sopra emerge da una recente analisi del Consorzio Netcomm che ci fornisce anche un identikit abbastanza attendibile del cliente ideale per chi voglia vendere online.
In Italia, i cosiddetti everywhere shoppers, gli acquirenti multi-piattaforma, rappresentano un quantitativo numericamente poco rilevante: si tratta di circa un milione di individui ovvero soltanto il 7% degli acquirenti online. Tuttavia il loro peso in termini di fatturato è decisamente più significativo: questa esigua percentuale di consumatori compra online molto di più rispetto alla media e genera il 27% delle vendite.
Fonte: Global Commerce Review 2018 - Criteo
Per l'Italia il Consorzio Netcomm fornisce numeri ancora più eclatanti, parlando di un 5,6% di acquirenti online che genera il 40% del fatturato e-commerce.
Il target è comunque più che appetibile per i venditori, sia in relazione al volume di acquisti generato, sia per il fatto che si tratta presumbilmente di consumatori in grado di influenzare le abitudini di acquisto di altri utenti. Spesso, infatti, gli habitué dell'acquisto online sono potenti influencer: scrivono recensioni, commentano i prodotti sui social, diffondono le loro opinioni e le abitudini di acquisto presso gli amici, sia tramite canali virtuali che faccia a faccia.
Tornando al nostro identikit, questi consumatori sono:
- multipiattaforma
- uomini (64%)
- tra i 25 e i 44 anni (70%)
- in possesso di una laurea (60%)
- residenti in una grande città (43%)
(fonte: Affari e Finanza di Repubblica su dati Netcomm 2017)
Parola d'ordine: omnicanale
La parola d'ordine per l'e-commerce, dunque, sarà 'responsive' nell'ottica di un utilizzo multi-piattaforma, ma più propriamente 'omnicanale' con riferimento alla strategia di vendita complessiva, la quale dovrà puntare a rendere unica l'esperienza di consumo se vuole accaparrarsi una fetta di consumatori molto redditizia, ma altrettanto consapevole ed esigente.
Il target è comunque più che appetibile per i venditori, sia in relazione al volume di acquisti generato, sia per il fatto che si tratta presumbilmente di consumatori in grado di influenzare le abitudini di acquisto di altri utenti. Spesso, infatti, gli habitué dell'acquisto online sono potenti influencer: scrivono recensioni, commentano i prodotti sui social, diffondono le loro opinioni e le abitudini di acquisto presso gli amici, sia tramite canali virtuali che faccia a faccia.
Tornando al nostro identikit, questi consumatori sono:
- multipiattaforma
- uomini (64%)
- tra i 25 e i 44 anni (70%)
- in possesso di una laurea (60%)
- residenti in una grande città (43%)
(fonte: Affari e Finanza di Repubblica su dati Netcomm 2017)
Parola d'ordine: omnicanale
La parola d'ordine per l'e-commerce, dunque, sarà 'responsive' nell'ottica di un utilizzo multi-piattaforma, ma più propriamente 'omnicanale' con riferimento alla strategia di vendita complessiva, la quale dovrà puntare a rendere unica l'esperienza di consumo se vuole accaparrarsi una fetta di consumatori molto redditizia, ma altrettanto consapevole ed esigente.
QUALI STRUMENTI? ANTHERICA E-COMMERCE SUITE
Il quadro evolutivo dell'e-commerce e i suoi tassi di crescita solleticano i palati di chi ambisce ad aprire un negozio online: siete tra questi? Oppure avete già avviato il vostro e-commerce?
In entrambi i casi nutrirete probabilmente una quantità di dubbi e curiosità su come gestire l'attività di vendita online e su come monitorarne la redditività.
E' partendo da questo tipo di analisi, vale a dire un'analisi delle esigenze cui ogni e-marketer deve far fronte, ma anche del mercato, dei trend e dei competitor, che abbiamo sviluppato la nostra piattaforma e-commerce, con uno sguardo sugli scenari futuri dell'e-commerce in Italia e nel mondo.
In entrambi i casi nutrirete probabilmente una quantità di dubbi e curiosità su come gestire l'attività di vendita online e su come monitorarne la redditività.
E' partendo da questo tipo di analisi, vale a dire un'analisi delle esigenze cui ogni e-marketer deve far fronte, ma anche del mercato, dei trend e dei competitor, che abbiamo sviluppato la nostra piattaforma e-commerce, con uno sguardo sugli scenari futuri dell'e-commerce in Italia e nel mondo.
La parola d'ordine per l'e-commerce sembra dunque essere 'omnicanale' con riferimento ad una strategia di vendita che punta ad acquisire e fidelizzare quella fetta di consumatori che più spende online.
La parola d'ordine della nostra suite e-commerce è innanzitutto semplificare il lavoro di chi vende online, ottimizzando le risorse aziendali dedicate alle attività di gestione e-commerce.
In secondo luogo la suite offre strumenti multi-canale in grado di integrarsi, ma anche di evolversi, con tutti gli elementi della strategia di vendita.
LA SUITE - visita la pagina dedicata | |
completa: gestione catalogo, ordini, clienti, agenti, fatturazione, documenti contabili (di prossima integrazione la fatturazione elettronica, obbligatoria da Gennaio 2019) | |
responsive: design ottimizzato per mobile (interfacce utenti e pannello amministratori) | |
multibrand: apri più negozi sotto marchi diversi, gestendo tutte le operazioni da un unico catalogo | |
integrata con i marketplaces: vendi tramite Amazon, eBay, Google Shopping, Trovaprezzi e altri e gestisci tutto da un unico pannello | |
comunicazione: sfrutta gli strumenti di comunicazione one-to-one e one-to-many (SMS, mail, chat) | |
CRM e profilazione target: gestisci i tuoi clienti, conosci e profila il tuo target | |
statistiche: monitora i risultati del tuo e-commerce sia in tempo reale che sul lungo periodo | |
geolocalizzazione: scopri le potenzialità del geo-marketing |
In accordo con la nostra mission, Antherica E-commerce Suite snellisce e razionalizza le procedure di lavoro, rendendo più agevole anche il lavoro dei collaboratori esterni dell'azienda (ad esempio quello del commercialista) e garantendo un risparmio su vari fronti.
Le funzionalità della Suite contribuiscono a farne uno strumento completo e al tempo stesso versatile che lo rende adatto alle esigenze di chi vuol vendere online a prescindere dal settore di attività e dalle dimensioni del business.
La versatilità si esercita anche sul fronte del tempo: non siamo in grado di prevedere il futuro, ma ci occupiamo di tecnologia da più di quindici anni e possiamo dire con una certa tranquillità che le nostre tecnologie proprietarie non conoscono limiti in tema di sviluppi ulteriori o di interfacciamento con altri applicativi.
Passiamo a voi e alla divisione marketing della vostra azienda il testimone: contattateci per saperne di più e per sottoporci le vostre necessità.
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Le funzionalità della Suite contribuiscono a farne uno strumento completo e al tempo stesso versatile che lo rende adatto alle esigenze di chi vuol vendere online a prescindere dal settore di attività e dalle dimensioni del business.
La versatilità si esercita anche sul fronte del tempo: non siamo in grado di prevedere il futuro, ma ci occupiamo di tecnologia da più di quindici anni e possiamo dire con una certa tranquillità che le nostre tecnologie proprietarie non conoscono limiti in tema di sviluppi ulteriori o di interfacciamento con altri applicativi.
Passiamo a voi e alla divisione marketing della vostra azienda il testimone: contattateci per saperne di più e per sottoporci le vostre necessità.
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